Unione Europea: Cittadinanza di carta?

“Le istituzioni europee continuano a vantare l’estensione dei diritti dei cittadini dell’Unione. In realtà le garanzie fondamentali, come quelle sulla libera circolazione, sono sempre più a rischio.” Unione europea: Cittadinanza di carta

Questa sensazione di diritti di carta ma non reali é anche perché si fanno le cose a metà. Sarebbe stato meglio dare dare i mezzi alla giustizia di scambiare informazioni sui criminali, prima ancora di aprire le frontiere: dal momento che i cittadini possono spostarsi senza ostacoli, i criminali e mafie varie possono farlo ancora più facilmente. Quando un criminale Rumeno, Lituano o Inglese uccide qualcuno in Italia, lasciamo via libera ai titoli più xenofobi e spazio ai partiti populisti per urlare che le frontiere aperte permettono ai criminali d’invaderci – ignorando i milioni di cittadini onesti che viaggiano per vacanze, lavoro o studio. Quindi s’introducono misure discriminatorie a posteriori, fatte male, quando il male é già fatto e l’opinione pubblica é mobilizzata contro “gli stranieri”. Alcuni paesi che non riescono a mettere ordine a casa propria, esportano allegramente i loro problemi all’estero, invece di dare una vita decente ai propri cittadini – anche quando ricevono laute somme dall’Unione Europea o la Banca Mondiale per aiutare l’integrazione di questi gruppi. Il libero movimento dei cittadini é uno dei grandi vantaggi dell’Unione Europea, ma con i suoi difetti, che nessuno ha voglia di affrontare e correggere – ciò che dà tutte le scuse agli euroscettici per le loro campagne xenofobe.

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